Comunicato stampa 28feb2014

Dal 19 al 31 marzo prossimo, nei locali del  Dipartimento di Scienze Umane dell’Università dell’Aquila, (ex Ospedale S.Salvatore), verrà allestita la mostra “Giuseppe Scalarini:una matita alla dinamite”. 

    La conferenza inaugurale della mostra si terrà nell'Auditorium del Parco del Castello, il 19 marzo a partire dalle ore 10,00. 

         La mostra, che arriva all'Aquila dopo numerosi allestimenti in tutta Italia, e alla conclusione della grande mostra allestita  a Milano presso il Museo del Novecento, presenta la produzione satirica di Giuseppe Scalarini (1873-1948),  considerato il creatore della vignetta satirica politica in Italia.
       La mostra è organizzata dalla Cattedra di Pedagogia interculturale dell’Università (controlla con Ale) dell’Aquila, insieme al Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica, (che ha fornito i quadri e i pannelli), all’Associazione culturale “La fabbrica di cioccolata”, all’Associazione culturale “Territori”, all’Associazione Spotabile.com,  e all’Istituto Abruzzese per la storia d'Italia dal fascismo alla Resistenza.   

   Nonostante appartengano all’altro secolo i disegni di Scalarini non hanno perduto la loro carica di denuncia sociale e politica, anzi tornano sempre più di attualità.



 “Un braccio per dare, e cinquanta per prendere”, così si intitola questa vignetta, una delle innumerevoli realizzate da Giuseppe Scalarini, che sembra adattarsi perfettamente al periodo che stiamo vivendo.

     Nato a Mantova nel 1873 e morto a Milano nel 1948, Scalarini percorre uno dei periodi più tragici della storia italiana, subendo dal 1898, quando viene per la prima volta registrato come sovversivo, attacchi e persecuzioni a causa della sua “matita alla dinamite”.       
     Studia all’Istituto di Belle Arti di Firenze e all’Accademia di Venezia, ma sulla sua preparazione classica  si innesta la profonda influenza degli importanti caricaturisti incontrati in tutta Europa durante l’esilio, e nella stessa Firenze, dove la satira era viva già dal Risorgimento. 
   Il suo segno è limpido ed estremamente efficace, come testimonia l’inconfondibile rebus con cui firma i suoi lavori, ispirato dal suo cognome: il disegno stilizzato di una scala a pioli seguito dalle sillabe "rini" finali.  

    Disegnatore satirico per il quotidiano del Partito Socialista Italiano, l'Avanti! dal 1911 al 1925, e fervente pacifista e antimilitarista, è duramente perseguitato dal Fascismo e costretto all’esilio, imprigionato e confinato, dapprima a Lampedusa nel 1926, poi ad Ustica nel ’27. Dopo l’entrata in guerra dell’Italia è nuovamente arrestato nel ’40 e internato prima Vasto, e poi a Bucchianico. 
    Mussolini gli vieta per tutto il ventennio di disegnare, pubblicare e firmare “qualunque suo lavoro di qualsiasi genere”, così Scalarini è costretto a  pubblicare in forma anonima i suoi articoli per riviste come il  Corriere dei piccoli  e la Domenica dei Corriere, e a usare il  nome della figlia per un suo famoso libro per bambini , “Le avventure di Miglio”. Grazie  al famoso cartellonista e amico, Marcello Dudovich, si avvicina al mondo della pubblicità, realizzando dei bozzetti per manifesti pubblicitari e coniando, fra gli altri,  il famoso slogan della  Cirio “Come natura crea Cirio conserva”.     
    Scalarini era un uomo gentile e ironico, gracile fisicamente, ma con un’enorme forza morale e un grande coraggio, il coraggio di sacrificare tutto per i propri ideali. 


La mostra, http://scalarinialaquila.blogspot.it , sarà corredata da un percorso multimediale basato su codici QR e web che, tramite tablet o smartphone, consentirà approfondimenti  sulla vita e sulle opere di Giuseppe Scalarini, ma informazioni più approfondite, racconti, la bibliografia completa, e soprattutto tanti disegni, sono sul sito www.scalarini.it.